martedì 5 giugno 2007

American style

Ebbene sì, non ho resistito... ho fatto un passo falso nella preparazione del matrimonio... e mi sono lasciata andare ad una cosa trooooooooooppo americana... LE DAMIGELLE. Le vittime sacrificali sono le mie tre nipotine, Clarissa, Giulia e Melania, che per l'occasione verranno agghindate in versione minnie-grease-happy days... però sono trooooooooooopo deliziose... un motivo in più per venire al matrimonio...
La cosa bella è che tutti i siti da matrimonio letti (e ne ho letti.... sono uno spasso) e tutte le ragazze serie che parlano dei loro matrimoni seri mi dicono che l'importanza è la coerenza, lo scegliere uno stile e il prendere ogni scelta sulla base dello stile prescelto... un filo rosso che parte dalle partecipazioni, attraversa il vestito della sposa, i fiori, le bomboniere, la cerimonia e ogni piccolo particolare dell'evento... Una mia amica fissata col blu lo ha messo ovunque, in un sito ho trovato un matrimonio country che partiva dalle partecipazioni con due cappellini da cawboy intrecciati, arrivava ai fiori in chiesa e al bouquet con le spighe di grano e i fiori di campo, passava per l'abito un po' stile-contadino, e anche le bomboniere in stile perfetto... quindi la regola base è, anche particolare ma tutto coerente... chiaro... chiaro! chiaro????
beh, il mio stile qual è? pensandoci bene direi... patchwork!!! oddio... ho infranto la regola base...

altri casoni


eccovi una vista dall'alto... troppo belli, sembrano preistorici... e poi abbiamo conosciuto il signor Mario, vecchio pescatore 77enne, che ci ha raccontato di tutto un po' offrendoci del buon prosecco...

peccato che dopo il prosecco sia entrato su dettagli un po' intimi del suo matrimonio, con una donna calabrese... e lui tutto questo lo ha raccontato in veneto strettissimo... e a dichiarato che lei parlava solo calabrese aspiratissimo... beh, un bel matrimonio basato sulla comunicazione, di sicuro...

rapimento....

sono stata rapita dal mio moroso, che ignaro (o disinteressato?) delle migliaia di cose che devo fare per lavoro, mi ha convinta in quattro e quattr'otto a scappare verso il mare per questo weekend preestivo a cui lui ha aggiunto un giorno di ferie...

La mia velocità nel fare valige sta raggiungendo limiti impensabili, e nonostante la fretta ne abbia raddoppiato il contenuto (si sà, fare la valigia è un arte e richiede pazienza e concentrazione nella scelta oculata di cosa inserire... la fretta porta a portare troppe cose e così è stato....), siamo partiti quasi puntuali per il mitico lido di jesolo!

Ma come al solito, perchè prendere un solo piccione con una fava? La mia vendetta per il rapimento imprevisto è stata atroce, e quindi un tranquillo weekend con al massimo l'obbligo di stare in panciolle al sole si è trasformato in una mille miglia stile gioco dell'oca, con mille caselle su cui entrare e fare cose...

nel solo venerdì pomeriggio siamo riusciti a: preparare il tutto e partire, ricordarci di portare con noi inviti e partecipazioni (e naturalemnte terminarli, visto che come al solito non riesco mai a stare nei tempi previsti...), fermarci a trento per aggiungere cose alla lista nozze, fermarci a treviso per comperare le fedi alla giobbi (che prima di me si sposa, così io terrò nota di tutte le cose che capitano, come in una prova generale prima della prima!!!), cenare con giovanna e Claudio e ripartire per jesolo, il tutto condito da fermate per rinfocillarci e spritz...
il sabato abbiamo incontrato Laura (BS) e Gianluca, che ci hanno fatto fare una bella gita a Caorle (abbiamo visto i casoni!!!! guardate che belli)...
e lunedì siamo arrivati a Belluno da Vania...

Gianni ha quindi pagato il rapimento con l'incontro (e le relative chiacchere) con tre care amiche... temo non mi rapirà più...